Chiuso il mercoledì

I dolci della tradizione napoletana

PROVERBI E TRADIZIONE A TAVOLA

’O Pataterno dà ‘o ppane a chi nun tene ‘e diente.
’O sazio nun crere ‘o riuno.

Avrete senz’altro già sentito queste espressioni popolari ma conoscete un modo di dire appropriato per le occasioni in cui la giornata comincia male?
Cosa si dice se, al cospetto di un giorno NO, abbiamo un po’ di amaro in bocca da smaltire?
Se nessun proverbio arriva in soccorso della vostra memoria, ve lo diamo noi un buon consiglio su come ovviare agli inconvenienti che scaturiscono da circostanze sgradevoli: provate ad assaggiare un dolce napoletano, vi darà l’energia giusta per cambiare umore e aggiustare il resto della giornata.

CUCINA CASERECCIA SENZA DIMENTICARE LA PASTICCERIA PARTENOPEA

Nel nostro ristorante – pizzeria offriamo davvero tutto quello che la cucina tradizionale napoletana ci mette a disposizione: pizza, pasta, legumi, parmigiana di melanzane, il pescato del golfo, carne paesana alla brace e molto altro ancora, ma ci assicuriamo anche che, dopo aver consumato i nostri piatti tipici partenopei, i clienti possano chiudere in bellezza con un dessert tradizionale che completi degnamente il loro pasto.

DOLCI NAPOLETANI TRADIZIONALI A KM 0

Tutti i nostri ingredienti, infatti, sono a km zero, molti provengono dalle nostre coltivazioni e, pertanto, vengono utilizzati freschissimi nelle nostre pietanze tipiche e nei nostri dolci tradizionali.
Prepariamo la nostra crema pasticcera con uova fresche e latte genuino; la frutta, come le pere del nostro orto, che impieghiamo nella preparazione dei nostri dolci è sempre di provenienza certa e così anche la ricotta con cui cuciniamo le prelibatezze della pasticceria classica napoletana.
Le nostre basi di Pan di Spagna sono fatte con ingredienti locali semplici e appena prodotti, soltanto dopo l’azione decisiva dei nostri artisti – chef, si trasformano nelle sofisticate leccornie della pasticceria partenopea che il mondo intero conosce e apprezza.

PASTICCERIA TRADIZIONALE SECONDO LE STAGIONI

Nel nostro ristorante, i piatti e le atmosfere seguono la tradizione e il tempo, pertanto, non possono mancare i dolci tipici stagionali partenopei.
Troverete, per esempio, le immancabili chiacchiere a carnevale, insieme al classico migliaccio, un dolce tipico della tradizione napoletana; le famose “Zeppole di San Giuseppe” in prossimità della Festa del Papà; potrete gustare la classica pastiera di grano napoletana, nel periodo di Pasqua, insieme al casatiello dolce napoletano; troverete i classici “struffoli” a ridosso delle festività natalizie, insieme alle zeppole di patate, ai “pullece ‘e monaco” e molto altro.

I DOLCI NAPOLETANI NELLA STORIA

La cucina napoletana, come la stessa pasticceria partenopea, sono affermate e imitate in tutto il mondo; la nostra cultura culinaria è conosciuta e amata non solo per la bontà dei suoi piatti tradizionali e per i suoi dolci tipici ma anche per l’incredibile creatività che esprime e per la vastità della sua offerta.

Appartenere alla cultura gastronomica napoletana e, in generale, alla tradizione culinaria campana è un privilegio che non tutti possono vantare. Molte delle nostre tradizioni, a partire dai dolci stagionali che abbiamo sin qui elencati, risentono della complessità della nostra gente, del nostro modo cosmopolita di ragionare. Nei secoli, Napoli ha visto attraversare le sue piazze da tanti popoli stranieri: arabi, francesi, spagnoli… e tutti hanno lasciato una traccia nelle abitudini giornaliere dei napoletani.
Basti pensare che il napoletanissimo babà è un dolce di origini polacche che è stato portato qui dai francesi e che, in origine, si chiamava “Alì Babà”. L’avreste mai detto?
Bene, noi siamo orgogliosi di questa mescolanza di idee e di fantasie gastronomiche e siamo felici di perpetuarne la tradizione, tanto in cucina quanto in pasticceria. Consideriamo questa nostra filosofia una vera missione culturale, amiamo associare ai nostri prodotti tipici della pasticceria napoletana anche i liquori tipici napoletani di nostra produzione, come il nocino e il finocchietto, che produciamo seguendo le antiche ricette.