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Conserve alimentari, antiche tradizioni

CIBO BUONO PER TUTTE LE STAGIONI

La conservazione degli alimenti ha origini molto lontane, così lontane nel tempo che è praticamente impossibile risalire al popolo che ne abbia sperimentato per primo i vantaggi. Quel che è certo è che l’uomo ha da sempre avuto bisogno di assicurarsi la possibilità di nutrirsi e, indubbiamente, l’idea di poter conservare gli alimenti nel tempo ha contribuito alla sua evoluzione, trasformandolo da semplice nomade a membro di piccoli clan stanziali avvezzi alla pratica dell’agricoltura e dell’allevamento di bestiame.

TRADIZIONE PARTENOPEA A TAVOLA.

Nella nostra penisola, la consuetudine di conservare il cibo è largamente diffusa così come l’abitudine di consumare alimenti conservati e, specialmente nella tradizione culinaria partenopea, non mancano esempi di grande creatività e di riguardo per le proprie radici.

L’incolmabile vantaggio delle pietanze napoletane sui cibi provenienti da altri luoghi risiede, sostanzialmente, nella peculiarità del territorio: un “humus” che la lava del Vesuvio ha contribuito a “fortificare”; un clima mite e favorevole alla salute di molte tipologie di prodotti tipici locali, nonché la sua collocazione strategica nel Mediterraneo che ha reso l’area geografica di Napoli e dintorni un luogo in cui si sono susseguite, nei secoli, dominazioni di diversi popoli che hanno reso la cultura culinaria partenopea il coacervo di tradizioni e costumi che oggi tutto il mondo ci invidia.

TANTI MODI PER CONSERVARE IL CIBO E UN’UNICA PASSIONE

In barba alle tanto sofisticate novità che il mondo della ristorazione ci propina giornalmente, nel nostro ristorante ci ostiniamo a offrire alla nostra clientela piatti tipici della cucina casereccia napoletana, in ossequio alle conoscenze che le nostre nonne ci hanno tramandato accumulando, di generazione in generazione, secoli di nozioni e di esperienza.

Che si tratti di sale, di fumo, di miele o di olio, le metodologie di conservazione degli alimenti risalgono alla notte dei tempi e, da Giulio Cesare a Goethe, passando per Bonaparte, le testimonianze documentali di ortaggi, carni e frutta consumati fuori stagione si contano a decine. Per questa ragione, noi del ristorante-pizzeria “Fratelli Del Sorbo” non abbiamo intenzione di lasciare che questo patrimonio culturale vada perduto e ci curiamo di conservare gli alimenti di stagione assicurandoci di sigillare nei barattoli anche la memoria del nostro passato.

LE CONSERVE NELLA CUCINA CLASSICA NAPOLETANA

Il segreto per cominciare bene a conservare il cibo è partire da un prodotto genuino, raccolto a tempo debito della sua maturazione e trattato quando è ancora fresco.

Nella tradizione della cucina partenopea si annoverano tantissimi alimenti che le nostre nonne hanno saputo conservare nel tempo, preservandone le proprietà e la sicurezza: melanzane per cucinare la parmigiana anche in inverno; peperoni; pomodori essiccati; passate di pomodoro per assicurarsi un ragù napoletano come Dio comanda anche nei mesi più freddi; carciofini; olive; funghi; cipolline e molto altro ancora.

CUCINA CASERECCIA NAPOLETANA TRA SFIZIO E GENIO

Tutti questi alimenti rappresentano nella cucina tradizionale napoletana un tesoro inestimabile di risorse per la preparazione di antipasti originali, di contorni che appaghino anche gli occhi e di spuntini salvifici per i momenti di convivialità più capricciosi.

Nei nostri menù sono contemplati i piatti caserecci della cucina classica napoletana come cimelio dell’eredità che abbiamo ricevuto dai nostri antenati, nel rispetto della tradizione culinaria partenopea, gemma della cultura gastronomica mediterranea, che ha attraversato i secoli per giungere ai nostri giorni come la regina indiscussa di tutta la sapienza gastronomica del mondo.

La cultura del cibo per noi napoletani è senza dubbio fatta di sapori antichissimi, di gusto per il buono che la natura ci mette generosamente a disposizione, di varietà e di colori invitanti, di amici e di allegria come solo noi, figli di Partenope, sappiamo diffondere.